Pubblicità comportamentale per i motori di ricerca
Google e Yahoo! ricorrono all'analisi transazionale per tarare l'offerta pubblicitaria sui dati personali del singolo visitatore del web.
Google ha iniziato i test sulla "pubblicità interattiva", sistema basato sulle risposte dei navigatori alla pubblicità proposta dalle pagine web, con Google Gadget Ads, una tecnologia che consente una sorta di zapping televisivo all'interno della pagina.
Gli inserzionisti potranno verificare se e cosa prediligono i visitatori, cosa ha attratto la loro attenzione, quante volte e quanto a lungo hanno guardato, se hanno utilizzato funzionalità speciali accelerando o rallentando la visione e per quanto tempo.
E' prevedibile una futura integrazione con sistemi di pagamento tipo Paypal o l'integrazione con i contenuti di YouTube e Google Maps; tra i primi a testare il sistema saranno alcuni big dell'industria americana, da PepsiCo a Paramount Vantage, da Honda a Intel e altri ancora.
Yahoo! però non sta a guardare e, oltre a clonare la tecnologia del rivale con un nuovo algoritmo di pertinenza, attiverà un sistema ancora più sofisticato per rilevare i comportamenti dei navigatori.
Saranno collegate e valutate non solo le richieste percentuali ma anche i rapporti tra esse e la personalità dei visitatori quale emerge sia dai cookie installati sul PC dell'utente sia da ogni altra informazione di cui sia in possesso - direttamente o indirettamente - il motore di ricerca.
Insomma una sorta di "fotografia transazionale del consumatore" che si rivelerà vincente, se è vero che dai test sin qui condotti gli incrementi di visualizzazione in termini di permanenza sulla pagina sono aumentati di oltre 3 volte rispetto alle medesime pagine proposte secondo un criterio puramente demografico.
Mirando a una riforma sostanziale del "media planning" in casa Yahoo! per altro si pensa anche a un sostanzioso allargamento della piattaforma operativa; in questa ottica è recente l'acquisizione per trecento milioni di dollari di BlueLithium, azienda specializzata nel marketing a obiettivo.
Anche Microsoft, rimasta un po' indietro in questo campo, annuncia una versione riveduta e corretta del suo motore di ricerca Live Search e l'inserimento di pubblicità nei videogiochi.