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venerdì 16 maggio 2008

New Media e Digital Marketing si incontrano a Milano

Ciao a tutti, come vi avevo già segnalato nella sezione riservata agli eventi del settore, in questi giorni a Milano presso Fieramilanocity hanno avuto luogo una serie di eventi relativi ai nuovi media digitali interattivi e all'impatto che hanno o potrebbero avere sul digital marketing .
Gli eventi in questione erano EBA Forum, Media 2.0 Expo, Proximity Forum, E-mail Power, TVDigitali08 e Netcomm.
Purtroppo, essendo previste molte delle sessioni in conemporanea, ho dovuto gioco forza fare delle scelte, che sono ricadute su EBA Forum e TVDigitali08.
In questo momento sto raccogliendo appunti e idee e nel prossimo post (domani al massimo, il materiale è veramente tanto, ndr) cercherò di esporle sia per chi non ha avuto occasione di partecipare, sia per chi ci è stato e vuole condividere spunti di riflessione.
A proposito: per i più esigenti, conto di inserire anche contributi audiovisivi!

martedì 13 maggio 2008

Microsoft all'assalto dei paesi emergenti

Microsoft stringe accordi col governo indonesiano (ricordiamo che l'Indonesia ha una popolazione di 238 milioni di abitanti) per fornire software a basso costo.
Questa iniziativa rientra in un piano più globale di Microsoft e che dovrebbe coinvolgere tutti i paesi emergenti, aiutandoli a colmare il loro divario digitale.
La fornitura riguarderà parecchi software a costo zero, mentre altri subiranno un forte sconto.

Questa operazione, camuffata in parte da opera filantropica, cela in realtà un'abile mossa commerciale: combattere la distribuzione di copie prive di licenza e diffondere gli applicativi di Redmond tra i paesi in via di digitalizzazione e tra le nuove generazioni.

Inoltre dalla fine di giugno Microsoft lancerà altre iniziative commerciali per le aziende, indipendentemente dalla nazione di appartenenza, per aggredire la fascia bassa del mercato, cioè quella in crescita dei pc a basso costo.
Già nei giorni scorsi Negroponte ha dichiarato la propria intenzione di installare una versione light di Windows su XO (su questo però sono molto scettico in quanto sono pc destinati ai paesi in via di sviluppo e devono necessariamente contenere i costi di produzione).
Unico vincolo posto da Microsoft alle aziende che da giugno intenderanno aderire all'iniziativa, è l'installazione su pc con hardware di fascia bassa (monoprocessore, max 80 Gb di HDD, max 1 Mb di RAM, ecc.)

Personalmente sono curioso di vedere come farà Microsoft a controllare che i requisiti hardware siano rispettati, visto che già ora nel sud est asiatico il 90% delle installazioni è pirata.
La percentuale di diffusione di copie pirata dei software targati Microsoft, soprattutto nei paesi emergenti e del sud-est asiatico, è importante e queste iniziative rientrano evidentemente nella strategia di commercializzare alla fonte (governi e istituzioni locali) per non venire piratati a valle. I prezzi scontati servono per incentivare le istituzioni locali ad aderire.

Se Microsoft vende direttamente i S.O., le suite di Office e tutti i software che distribuisce, la pirateria a valle subisce un duro colpo, perché ormai il suo fatturato Microsoft l'ha già fatto.

Ai tempi di Windows 3.11, dove le protezioni sulle copie erano zero, Windows ha potuto affermarsi come standard, pur non essendo il miglior sistema operativo in circolazione.
Da Win95 in poi MS ha adottato una politica più attenta e un controllo su certificati e aggiornamenti.
Questa però non è stata sufficiente a sconfiggere la pirateria: sappiamo benissimo che le copie pirata dei software si trovano anche nelle patatine.
Ecco quindi che arriva la mossa di Microsoft citata nell'articolo.

link: Punto Informatico

sabato 10 maggio 2008

Il Papa che comunica con gli SMS

Commento all'articolo "Se il Papa ti manda un Sms".

Sono dell'idea che questo non sia né il miglior utilizzo delle moderne tecnologie, né il miglior utilizzo dell'8 x mille.
Ogni SMS ha un costo (moltiplicato centinaia di migliaia di persone, moltiplicato x tutti i giorni...fa una bella cifretta) e ogni email ha un costo.
Però anche ogni viaggetto che si fa in papa nel mondo ha un costo (e questo ne fa anche meno di quello precedente).

Il Vaticano ha capito che, se vuole comunicare con le nuove generazioni, deve cominciare ad usare anche i loro canali di comunicazione ed il loro linguaggio.
Certo, magari potevano mettere un annuncio in homepage sul sito del Vaticano e destinare i soldi degli SMS a qualche opera umanitaria.

Sono curioso poi di leggere il testo del messaggio, magari sarà del tipo
"Ciao raga, cmv? Tnx a tt, grande festa:D xò ricordati ke Dio ti asp, SS scenderà e voi sarete txtmoni. cmq no probl xké Dio ti ama. lol Bene16"

link: Zeus News

giovedì 8 maggio 2008

Bambino muore a causa del VOIP?

Leggo stamattina la notizia di un bambino canadese che sarebbe deceduto a causa di una incomprensione con l'operatore telefonico del servizio di assistenza medica.
Infatti la chiamata al numero 911 sarebbe stata effettuata tramite operatore VOIP e l'ambulanza era stata indirizzata male dall'operatore di questo servizio.

La disgrazia sembra quindi dovuta ad una corresponsabilità tra la famiglia del bimbo (che non aveva verificato le caratteristiche del servizio) e l'operatore telefonico della compagnia che fornisce il servizio VOIP (che ha indirizzato l'ambulanza ad un indirizzo obsoleto).

Non ho però ancora avuto modo di verificare se i media tradizionali hanno dato risalto a questa notizia.
Dico ciò perché quando nel mondo accade qualche disavventura legata alle nuove tecnologie, ai nuovi media e ai nuovi canali di comunicazione, immediatamente carta stampata, tv (soprattutto) e radio saltano addosso alla ghiotta preda, tentando di creare diffidenza nell'opinione pubblica nei confronti delle innovazioni tecnologiche.

Il messaggio potrebbe essere riassunto in "Ecco, avete visto cosa è successo? Se avesse usato il telefono tradizionale non sarebbe morto!".
Mi aspetto (sic!) che chi ha paura di Internet e delle nuove tecnologie non si faccia sfuggire l'occasione (peraltro lecita in un Paese dove vige la libertà di espressione) di dire la propria, anche se spesso in questi casi si fa solamente della pura disinformazione.

Bruno Vespa docet.

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