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martedì 13 maggio 2008

Microsoft all'assalto dei paesi emergenti

Microsoft stringe accordi col governo indonesiano (ricordiamo che l'Indonesia ha una popolazione di 238 milioni di abitanti) per fornire software a basso costo.
Questa iniziativa rientra in un piano più globale di Microsoft e che dovrebbe coinvolgere tutti i paesi emergenti, aiutandoli a colmare il loro divario digitale.
La fornitura riguarderà parecchi software a costo zero, mentre altri subiranno un forte sconto.

Questa operazione, camuffata in parte da opera filantropica, cela in realtà un'abile mossa commerciale: combattere la distribuzione di copie prive di licenza e diffondere gli applicativi di Redmond tra i paesi in via di digitalizzazione e tra le nuove generazioni.

Inoltre dalla fine di giugno Microsoft lancerà altre iniziative commerciali per le aziende, indipendentemente dalla nazione di appartenenza, per aggredire la fascia bassa del mercato, cioè quella in crescita dei pc a basso costo.
Già nei giorni scorsi Negroponte ha dichiarato la propria intenzione di installare una versione light di Windows su XO (su questo però sono molto scettico in quanto sono pc destinati ai paesi in via di sviluppo e devono necessariamente contenere i costi di produzione).
Unico vincolo posto da Microsoft alle aziende che da giugno intenderanno aderire all'iniziativa, è l'installazione su pc con hardware di fascia bassa (monoprocessore, max 80 Gb di HDD, max 1 Mb di RAM, ecc.)

Personalmente sono curioso di vedere come farà Microsoft a controllare che i requisiti hardware siano rispettati, visto che già ora nel sud est asiatico il 90% delle installazioni è pirata.
La percentuale di diffusione di copie pirata dei software targati Microsoft, soprattutto nei paesi emergenti e del sud-est asiatico, è importante e queste iniziative rientrano evidentemente nella strategia di commercializzare alla fonte (governi e istituzioni locali) per non venire piratati a valle. I prezzi scontati servono per incentivare le istituzioni locali ad aderire.

Se Microsoft vende direttamente i S.O., le suite di Office e tutti i software che distribuisce, la pirateria a valle subisce un duro colpo, perché ormai il suo fatturato Microsoft l'ha già fatto.

Ai tempi di Windows 3.11, dove le protezioni sulle copie erano zero, Windows ha potuto affermarsi come standard, pur non essendo il miglior sistema operativo in circolazione.
Da Win95 in poi MS ha adottato una politica più attenta e un controllo su certificati e aggiornamenti.
Questa però non è stata sufficiente a sconfiggere la pirateria: sappiamo benissimo che le copie pirata dei software si trovano anche nelle patatine.
Ecco quindi che arriva la mossa di Microsoft citata nell'articolo.

link: Punto Informatico

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