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domenica 24 febbraio 2008

Intervista semiseria a Microsoft

Abbiamo intervistato per voi un ex alto dirigente ormai in pensione, che per comodità chiameremo Guglielmo Ingressi, di uno dei maggiori colossi informatici mondiali.



B
: "Signor Ingressi, lei ha lavorato una vita in un'azienda che ultimamente si è distinta particolarmente come web company, come distributrice di applicazioni open source e per la lotta ai colossi monopolisti del web: ci vuole dire il nome di questa azienda?"
I: "Certo, è la Microsoft Corporation."
B: "Come?!? Microsoft?....(pausa)"
B: "Stiamo parlando della stessa azienda che da 20 anni è nel mirino dell'antitrust (da cui è stata più volte multata), degli sviluppatori su piattaforme open, degli utenti che ne criticavano le politiche commerciali e la qualità dei prodotti, di chi ne contesta la politica pc-centrica.........?"
I: "Si, ai miei tempi era così, ma da quando Steve Ballmer ne ha preso le redini diventando CEO a tutti gli effetti le cose sono cambiate."
B: "Mmm, si spieghi meglio.....ci parli ad esempio del vostro tentativo nel 2007 di far riconoscere il formato Office Open XML come standard ISO."
I: "MS Office è già uno standard de-facto, visto che detiene il 90% del mercato mondiale del document management, però non è mai stato riconosciuto ufficialmente come tale in quanto c'è chi ritiene che debba interagire apertamente con gli altri formati."
B: "Facciamo un esempio: con OpenOffice posso gestire entrambi i formati, mentre Office non gestisce i formati concorrenti."
I: "Già, ma questi sono problemi della concorrenza, non di Microsoft, siamo in un mercato libero."
B: "Lei parla di mercato, altri parlano di usabilità e di rispetto verso gli utenti, ma mi dica piuttosto cosa ha innescato il cambiamento di rotta."
I: "All'inizio del 2008 Microsoft dichiarò davanti alla UBS Investor Conference di voler raggiungere nei prossimi cinque anni l’obiettivo di una market share del 40% nel digital advertising, contro l'attuale 6%."
B: "E' in questa ottica che è stata lanciata l'OPA su Yahoo!, giusto?"
I: "Anche, ma non solo: Yahoo! porterebbe in dote anche una comunità digitale notevole, Flickr e Yahoo! Messenger su tutti, un apprezzato motore di ricerca, altri asset e piattaforme che in alcuni casi andrebbero a colmare lacune nell'offerta di MS, in altri casi si sovrappongono e potrebbero essere integrati. Non è un mistero che MSN non abbia dato i risultati sperati. Questo però non lo scrivete."
B: "C'è chi ha ipotizzato che questa mossa sia motivata anche dal fatto che Microsoft in tutti questi anni abbia maturato una mentalità molto radicata al mondo dei pc e che per diventare una vera Internet company bisogna averlo nel DNA ed averne le competenze."
I: (silenzio)
B: "Poi a febbraio è arrivata l'adesione al progetto OpenID, l'identità digitale condivisa. Qual'è la chiave di lettura?"
I: "Tenga presente che il 90% dei sistemi operativi installati è firmato Microsoft, il che corrisponde ad altrettanti potenziali identità Live Id. A Redmond hanno pensato che è possibile catturare parte degli utenti dei social network che hanno già aderito a questo formato."
B: "E siamo così a pochi giorni fa, con il cambio dell'offerta di Office Live Small Business, per sfondare nel crescente mercato delle web applications."
I: "Google è molto avanti in questo campo, con Google Docs, Google Gears, Gmail, Google Calendar, Google Reader, Google Maps, Google Blocco Note, StarOffice.
Anche altre società come Yahoo!, Adobe, Apple hanno realizzato progetti interessanti, Zoho Office Suite è una piacevole realtà.
Microsoft ritiene di riuscire a portare sul web 20 anni di esperienza fatta sulle applicazioni per ufficio."
B: "Questo significa che Microsoft diventerà una Internet company a tutti gli effetti, con prodotti aperti e interagenti col resto del web, oppure che tenterà di portare il web sui pc?"
I: (pausa)......."Io non la vedrei così: ad esempio Microsoft ha aperto i protocolli di Windows, Office e SQL server agli sviluppatori. In questo modo l'interoperabilità verso le altre applicazioni dovrebbe trarne beneficio, e poi ora non dovrebbero esserci più ostacoli al riconoscimento di Open XML come standard, non so se mi spiego..."
B: "Un'ultima cosa: ci vuole anticipare qualcosa per quanto riguarda il misterioso annuncio di Microsoft previsto per fine febbraio, che secondo i rumors sul web dovrebbe essere una bomba?"
I: "Mi dispiace, a questa domanda non posso rispondere, capirà...."
B: "Grazie per averci concesso questa intervista."
I: "Grazie a voi."

link: 2008/02/il-web-20-sul-desktop-con-adobe-air
2008/02/microsoft-apre-i-protocolli-di-windows
2008/02/microsoft-si-butta-nellopen-source
2008/02/microsoft-lancia-lopa-su-yahoo
2008/02/verso-il-duopolio-microsoft-yahoo-e-google
2007/09/lopen-document-alla-riscossa

1 commento:

Anonimo ha detto...

La trovata della finta intervista è "geniale".
Eugenio

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