L'importanza del nome
Se non fosse per il fatto che la cosa che sto per raccontare mi è capitata davvero, sembrerebbe un misero tentativo di strappare un sorriso con una battuta di quarta categoria.
Invece proprio stamattina mi stavo facendo la doccia e ad un certo punto mi sono accorto che mi mancava lo shampoo.
Chiedo aiuto a mia figlia: "Sara, mi passi lo shampoo, per favore?"
"Dove?"
"Nell'armadietto, insieme agli altri flaconcini."
"Dove?"
"Sara, al solito posto, dove abbiamo sempre messo gli shampoo! Dai che sono bagnato!"
"Dove?"
Stavo già fumando, quando arriva pacifica la mia bimba dicendo "Papà, è questo con la scritta DOVE?", portandomi questa cosa qui sotto (in inglese, dove=colomba).
A questo punto sono scoppiato a ridere: giuro, non mi era nemmeno passato per la mente che stesse parlando del nome dello shampoo.
E pensare che giusto l'altro giorno avevo postato sul blog usando l'immagine di una famosa campagna proprio di Dove.
Lo so, questa cosa del brand naming è molto 1.0, però mi andava di condividerla perché mi era sembrata simpatica.
Speriamo solo che un giorno di questi a qualche multinazionale d'oltremanica non venga in mente di chiamare un prodotto Come (venire, arrivare): sono arcisicuro che ci ricascherei nuovamente come un pollo.