La censura cinese su Internet
In occasione delle Olimpiadi, il governo cinese ha reso disponibile l'accesso ad internet, però solo su alcuni siti (tra cui anche uno di quelli gestiti da Amnesty International) e solo da alcune zone di Pechino (ad es. dalla sala stampa dei giornalisti presenti).
In altre zone della capitale invece l'accesso sarebbe solo parziale.
Tra le aziende che operano in Internet, che filtrano i contenuti della Rete o che bloccano alcuni siti Internet compaiono Yahoo!, Microsoft, Google, Baidu, Sina e Sohu.
Sohu è un portale cinese finanziato da importanti investimenti bancari e di altre aziende occidentali. Il portale ricorda, a chi accede alle sue chat room, che "gli argomenti che danneggiano la reputazione dello stato" sono proibiti. "Se sei di nazionalità cinese e hai intenzione di violare queste regole, Sohu.com sarà legalmente obbligata a informarne l'Ufficio per la sicurezza pubblica".
link: Amnesty International
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