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venerdì 29 giugno 2007

Everything But ......

Stavo raccogliendo in giro per il web dei feedback sull'EBA Forum tenutosi a Milano il 19 e il 20 di giugno, pensando di essere uno dei pochi ad esserne uscito entusiasta, invece da quel che sembra i pareri più che positivi su questa lodevole iniziativa si sprecano.

Questo evento ha messo in contatto tra loro professionisti del web marketing, della comunicazione online e del marketing innovativo e per molti è stata un'ottima occasione per confrontarsi e scambiarsi idee ed opinioni.

E' stata quindi un'occasione per scoprire strumenti innovativi, per capire come utilizzarli concretamente per creare nuove opportunità di business, interagendo con il target, generando una redemption più elevata e misurabile rispetto all’advertising tradizionale.

I relatori erano di assoluto livello; tra i tanti voglio ricordare la sempre illuminante Layla Pavone (Presidente IAB Italia e Managing Director di Isobar Communications), Mauro Lupi (coordinatore Europeo SEMPO), Antonio Sofi (Docente Università di Firenze e blogger), Enrico Marchetto (Facoltà di Scienze della Formazione Università di Trieste).

La varietà dei temi trattati era tale da accontentare tutte le esigenze di approfondimenti di questi temi.

Riporto di seguito dai miei appunti la sintesi di quelli che a mio avviso sono stati i concetti più significativi tra quelli esposti:

  • Sono stati presentati i risultati di una inchiesta denominata "Diario aperto" e che ha coinvolto 5000 blogger italiani per capire come si inserivano nel tessuto sociale della rete, con risultati a volte inaspettati.

  • E' stato descritto lo scenario dei fornitori delle nuove tecnologie (Google, YouTube, Yahoo, NewsCorp, MySpace).

  • Da parte delle aziende spesso i cambiamenti non vengono recepiti a sufficienza, vengono scansati oppure vengono approcciati nel modo sbagliato. Tramite il Search Marketing però è possibile capire cosa ha in testa la gente, cosa sta cercando, i loro gusti, ma non sempre le aziende hanno la volontà di andare a raccogliere queste informazioni.

  • Frammentazione dei media (grazie alle nuove tecnologie) utilizzati dai consumatori.

  • Necessità di coinvolgimento (engagement) del consumatore.

  • Si passa dagli apprendimenti programmati a quelli virali.

  • Si sta passando da una logica di intrattenimento per attenzione ad una logica on-demand.

  • Il contenuto si fa User Generated.

  • Si creano nuovi contenuti, linguaggi, format, community di riferimento, modelli di business.

  • Occorre una profonda conoscenza dei consumatori e delle loro abitudini, che stiano al passo di logiche dinamiche. Deve esserci un continuo feedback per analizzare e gestire strategicamente i dati che arrivano.
  • Bisogna farsi trovare anche dai consumatori "di nicchia" (concetto della Long Tail di Chris Anderson) perchè tutti assieme costituiscono una quota di mercato importante; i mercati di nicchia possono prosperare appunto grazie alle nuove tecnologie. Importante è a tal proposito l'utilizzo delle Web Analytics per "scovare" informazioni nascoste nella coda lunga.
  • La diffusione della Banda Larga è fondamentale per la fruizione dei new media

  • Tramite gli User Generated Media il consumatore non è più semplice fruitore ma da target diventa partner e coautore. Le aziende devono però capire come possono fare marketing e generare business sfruttando queste nuove forme di comunicazione, di condivisione di contenuti e di esperienze on-line.

  • Bisogna usare il web per acquisire suggerimenti sui prodotti nuovi, cosa che invece il marketing tradizionale aborrisce in quanto la vede come una ingerenza nei propri confronti da parte del consumatore.

  • Concetti di Marketing non convenzionale: word-of-mouth, effetto "buzz", guerrilla marketing.

  • Opportunità offerte da Second Life, che è un ambiente creativo e coinvolgente attraverso la creazione di oggetti. Le aziende che entrano in questo mondo virtuale lo fanno o per un ritorno mediatico o per un ritorno strategico per il proprio ciclo produttivo e per sviluppare la propria comunicazione. In questa fase, non essendoci modelli di riferimento, l'importante è rischiare, provare, sperimentare e testare, cercando quindi di capire qual'è il modo migliore per sfruttare questi strumenti.

  • Si è parlato di visibilità sui motori di ricerca per creare una relazione, quindi delle aspettative che deve soddisfare un sito per garantirsi in rete una certa reputazione.

Ovviamente c'erano varie correnti di pensiero, come è giusto che sia in un confronto costruttivo, ma alla fine tutti concordavano sulla necessità di sperimentare e contemporaneamente di misurare i risultati per tarare il tiro.

Alla prossima, vado anch'io a sperimentare.
Roberto

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